Pemio Nazionale di Poesia e Narrativa dedicato alla Bicicletta e al suo mondo

venerdì 29 gennaio 2016

30 giorni alla scadenza: Il Bicicletterario in fermento

foto di locandina: Luca De Siena
Quando manca ormai un mese alla scadenza per l'invio delle opere (che, lo ricordiamo, è stabilita per il 28 febbraio prossimo), lo staff de Il Bicicletterario è in piena attività per i preparativi della cerimonia di premiazione: come annunciato all'apertura del bando, sarà inclusa in un'intera giornata di festa dedicata alla bicicletta, alla letteratura e...alla musica. L'appuntamento, da non perdere, è fissato per sabato 14 Maggio 2016, a Scauri, località costiera del comune di Minturno - LT.

La giuria è impegnata da quasi un mese nella valutazione del primo 'scaglione' di opere giunte in segreteria ed è già pronto il secondo blocco da sottoporre al suo giudizio.
Come per la prima edizione, è con grande soddisfazione che rileviamo una diffusa partecipazione, da ogni angolo d'Italia, merito della infaticabile opera di diffusione messa in campo dal Co.S.Mo.S. e dai suoi sostenitori ufficiali, ma anche della estesa condivisione di cui è stata e continua ad essere oggetto l'iniziativa.

Si tratta di una soddisfazione che nulla ha a che vedere con un mai coltivato desiderio di popolarità: riguarda piuttosto la constatazione dello sconfinato amore che suscita la bicicletta, dell'infinità di ambiti in cui si muove e della sempre crescente attenzione che attira su di sé quello che noi consideriamo il mezzo di trasporto più bello mai creato dall'ingegno, il più trasversale e democratico, aulico e popolare al tempo stesso, umile e nobile insieme, insomma: 'perfettamente perfetto'.

Sono molte le singole persone, le redazioni, le associazioni, anche le attività commerciali, che hanno accolto con entusiasmo questa seconda edizione del primo Premio Nazionale di Letteratura interamente dedicato alla bicicletta - unico al mondo, sembrerà strano! - e che ne hanno voluto diffondere la notizia, coinvolgendo con ogni mezzo tantissime altre persone, soprattutto attraverso i social networks; a tutti va dunque un sentito ringraziamento e una grande riconoscenza, che forse mai saremo in grado di dimostrare adeguatamente: siete semplicemente... troppi! Di un troppo di cui non si ha mai abbastanza, tuttavia.

Altre opere sono attese, in questo ultimo mese, sappiamo che ne arriveranno, ma neanche queste saranno mai troppe (sperando che i giurati la pensino allo stesso modo!).
Rinnoviamo allora l'invito a scrivere i propri versi a pedali, i propri racconti in bicicletta, e a inviarli a bicicletterario@gmail.com, mentre altre iniziative collegate, di cui presto si avrà notizia, si preparano in seno all'organizzazione...
Per tutte le info del caso (giuria, bando e molto altro) rimandiamo alla consultazione del sito ufficiale del premio all'indirizzo www.bicicletterario.blogspot.it.

La varietà di storie che passano sotto gli occhi della segreteria è a dir poco stucchevole. O forse dovevamo aspettarcelo, dal momento che la bicicletta in qualche modo si plasma sotto ed attorno al suo conducente, divenendo con lui parte di una unicità che è prerogativa di ognuno.

La natura umana pare trovarsi meravigliosamente a proprio agio nella dinamica giroscopica della bicicletta, che sia per fare una passeggiata, per andare a far la spesa o al lavoro, per viaggiare alla scoperta o riscoperta di paesaggi -a volte mai vissuti abbastanza - o per gareggiare, sfrecciando mossi dalla sola forza delle proprie gambe.

Allo stesso modo, la bicicletta gironzola confortevolmente - da sempre - tra le pagine dei libri, si muove sicura tra le righe di romanzi e memorabili articoli di letteratura sportiva, o di suggestivi dipinti poetici.

La sfida che proponiamo è questa: confrontarsi con i grandi che ne hanno scritto, comunque consapevoli dell'unicità della propria storia, pedalando accanto a loro in una sorta di 'gruppone' da Giro D'Italia, dove - è vero - qualcuno vincerà pure, ma senza il gruppo, senza i suoi colori, non c'è Giro. Una Critical Mass letteraria, che vedrà qualcuno indicare il percorso, e però esiste soltanto in virtù della partecipazione di tanti.

Affrettatevi, dunque, raggiungete il gruppo: fino al 28 febbraio Il Bicicletterario vi aspetta!


video-spot Il Bicicletterario:
Pagina Facebook:
https://www.facebook.com/bicicletterario/



giovedì 21 gennaio 2016

Il Bicicletterario visto dalla giuria: Gisella Calabrese

Abbiamo chiesto a Gisella Calabrese, membro della giuria de Il Bicicletterario 2016, nonché Direttore Artistico dell'importante Visioni Corte Film Festival, quali sono le motivazioni che l'hanno spinta ad accettare l'incarico che le abbiamo proposto. Abbiamo anche chiesto che ci parlasse di Visioni Corte, di cui è co-fondatrice, insieme a Giuseppe Mallozzi. Riportiamo quanto ha voluto dirci e dirvi, in una bella e sentita 'lettera' che pubblichiamo per intero:

La prima volta che impariamo a camminare siamo troppo piccoli, intorno al primo anno di età e, a meno che non ci siano foto celebrative a suggellare il magico momento, non ne abbiamo memoria. Discorso diverso invece per quando impariamo ad andare in bicicletta. Io ricordo benissimo quel frammento che resterà indelebile. Ricordo bene la bicicletta blu e argento, con le ruote bianche. Il mio vestitino bianco a fiorellini, i capelli lunghi legati in una coda, il sorrisino felice. Avevo circa tre anni quando ricevetti la mia prima, sfavillante bicicletta, regalo dei miei genitori, che faceva bella mostra di sé insieme a enormi peluches, regali dei miei nonni e zii. Ho una foto che mi rammenta quel periodo e ogni volta che la guardo provo una profonda tenerezza. Ricordo anche le volte in cui mio papà mi insegnava ad andare in bici, prima con le rotelle laterali di supporto, poi il momento della libertà, quella vera, mai sentita fino a quel momento. Correre, capelli al vento, verso una destinazione immaginaria, mai raggiunta, col sorriso sul volto.
Gisella Calabrese con Nunzia Schiano e Giuseppe Mallozzi
Ecco, quando penso alla bicicletta, questo è senz’altro uno dei ricordi più cari. L’altro risale alle scuole elementari, quando vivevo a due passi da Venezia e ogni mattina mia madre – come tantissime madri venete – mi portava a scuola in bicicletta, seduta sul sellino posteriore. Che ci fosse nebbia, pioggia o vento, era così che ogni giorno andavo a scuola, costeggiando le rive del fiume Brenta, accanto a pescatori (folli) che a quell’ora ancora buia, erano intenti a pescare con le loro lunghissime e colorate canne. E ancora, nei pomeriggi autunnali quando, con mamme e amichette, andavamo in giro in bici, tra le foglie arancioni accartocciate degli alberi, i ricci, i melograni, un tiepido sole ottobrino.

Quando mi hanno proposto di essere giurata in questo singolarissimo premio letterario, Il Bicicletterario, ho accettato subito, senza pensarci un attimo, entusiasta e onorata, ma forse senza realmente rendermi conto del motivo più intimo. Riflettendoci a mente fredda, sono risaliti alla memoria ricordi lontani, a cui non pensavo più e di questo sono grata ai ragazzi del Co.S.Mo.S., che con tanta passione e dedizione hanno ideato questo concorso e si impegnano ogni mese con le pedalate collettive sul lungomare di Scauri. Un rettilineo che costeggia il mare e che, paradossalmente, sarebbe perfetto per una pista ciclabile che però non c’è. Ecco una delle ragioni per cui il Bicicletterario è così importante: diffondere la cultura della bicicletta per favorire l’ambiente, la socializzazione, il benessere psicofisico e portare avanti battaglie importanti come quella della pista ciclabile.

Oggi, in un mondo che va molto più veloce di noi, in cui l’istantaneità sembra essere il cardine fondamentale (a partire dalle notizie in tempo reale, le foto condivise sui social, le telefonate ripetute), il Bicicletterario promuove invece due pratiche in cui il pensiero e la lentezza rappresentano la principale bellezza: scrivere e pedalare. Due attività in cui la mente si libera verso mete lontane, in angoli inesplorati, aprendoci a nuovi pensieri, nuove emozioni, cari ricordi, affetti o malinconie.

L’arte dello scrivere è un momento intimo, privato, in cui siamo soli davanti al foglio bianco, senza paura di esporre il nostro fianco più vulnerabile, i nostri reali pensieri, ma anche di sbizzarrire la nostra fantasia, immaginando passati o futuri mai esistiti e, forse proprio per questo, anche più belli di quelli reali. Pedalare all’aria aperta apre il cuore e i polmoni verso profumi e immagini che resteranno indelebili, insieme a quella sensazione di libertà, il vento che fa dispetto ai capelli, il fumetto bianco del nostro respiro nelle giornate più fredde, il sole tiepido sulla pelle, i colori tutt’intorno, il benessere procurato dalle endorfine che si liberano nel nostro corpo attraverso una semplice quanto piacevole attività fisica. Con un valore aggiunto: rispettare l’ambiente promuovendo un mezzo assolutamente ecologico e sostenibile.
Per tutti questi motivi partecipare al Bicicletterario sarà un’esperienza arricchente, non solo per me in qualità di giurata insieme ad altri “colleghi”, ma anche e soprattutto per chi parteciperà, potendo coniugare le proprie passioni con la scrittura, e con la sostenibilità che la bicicletta porta con sé dalla sua creazione. In questo mondo meraviglioso che la nostra scelleratezza sta distruggendo, è importante e fondamentale dare il nostro contributo per proteggerlo e rispettarlo, a partire dai gesti più semplici come gli acquisti consapevoli, la corretta raccolta differenziata, il ridotto consumo di plastica e derivati, il riciclo: e persino un premio letterario come questo può fare la differenza. Per costruire una casa, si parte da un mattone - uno per volta - e allora, facciamo in modo che ognuno di noi possa essere un mattoncino per la realizzazione di un mondo più sostenibile ma soprattutto più vivibile, per noi e le future generazioni.

Visioni Corte Film Festival è nato da una passione che condivido con Giuseppe Mallozzi (ndr: co-fondatore e co-organizzatore), quella per il cinema. È nato come un’idea, un piccolo sogno da realizzare e negli anni è diventato una stupenda, meravigliosa realtà. Diffondere il sottobosco nel cortometraggio e coniugarlo con la bellezza del territorio che ci ospita, quello di Minturno e di tutto il Golfo di Gaeta. Un modo, quindi, di fare turismo culturale, senza annoiare ma in maniera appassionante, interessante, che faccia divertire, riflettere, commuovere. Qualcosa che rimanga nel cuore di chi viene a vedere i cortometraggi del nostro festival. Visioni Corte è un concorso internazionale che ormai ha raggiunto tutti i cinque continenti del mondo. Siamo molto conosciuti all’estero, soprattutto per la serietà delle nostre selezioni. Questo perché il nostro imprescindibile punto cardine è il concetto di altissima qualità, non solo per distinguerci da molti altri festival, ma per dare il giusto merito al lavoro e all’impegno di registi, produttori e attori che spesso si cimentano in film coraggiosi che trovano poco spazio in altri contest del genere. Il mio ruolo di direttore artistico è molto complesso, ma tutta la realizzazione del festival è un lavoro di squadra, in cui ci si confronta e si spendono tutte le energie e il tempo disponibili per realizzare ogni anno qualcosa di sempre più bello. Visionare le centinaia di film che arrivano durante tutto l’anno, sfoltire i finalisti da consegnare alla giuria tecnica che ha il compito di visionarli e di decretare il corto vincitore di ogni categoria, tutto il lavoro di segreteria e contatti con i partecipanti, organizzare le serate del festival, l’ordine di proiezione, il layout del materiale cartaceo, l’aspetto tecnico con un service adeguato: insomma, il lavoro è notevole, ma molte altre cose vanno preparate e discusse, a partire dal fondamentale reperimento di fondi che permettano la realizzazione della manifestazione (uno dei ruoli del nostro “tesoriere”). Negli anni, grazie al nostro impegno, alla nostra caparbietà e alla nostra “follia”, abbiamo creato intorno al festival un pubblico sempre più numeroso e affezionato, che ci ripaga dei tanti sacrifici e che ci motiva ancor di più a fare sempre meglio. Il bando per il 2016 è stato già emesso, e, con rinnovato entusiasmo, stiamo già lavorando a questa nuova edizione.



 

martedì 5 gennaio 2016

A proposito de Il Bicicletterario...



Il mondo della letteratura è ampio e variegato, è un universo nel quale ognuno può viaggiare arricchendosi di una quantità di esperienze che difficilmente potrebbero essere collezionate in una sola esistenza.
Noi del Co.S.Mo.S. abbiamo deciso di 'ritagliare' un angolo di questo universo per dedicarlo alla bicicletta, e ai mondi che questo affascinante mezzo di locomozione disegna intorno a sé.

Esiste una letteratura della bicicletta, esistono numerose opere che fanno riferimento a lei o che la pongono come elemento centrale della narrazione, o comunque imprescindibile per la storia che raccontano.
Ma, fino ad oggi, nessun premio letterario si era rivolto specificamente a questa branca letteraria, facendone il fuoco intorno a cui far orbitare la creatività di esordienti e scrittori o poeti navigati.

E così, in linea con i nostri scopi, abbiamo meditato, ed infine reso possibile, la nascita de IL BICICLETTERARIO - PAROLE IN BICICLETTA, l'unico premio di poesia e narrativa - a quanto ci è dato conoscere - che si proponga di favorire la crescita di un 'genere' che abbracci tutte le sfaccettature del mondo a pedali, con particolare riferimento alla bicicletta.
Nel farlo abbiamo coinvolto personaggi importanti, tanto del mondo letterario quanto di altre sfere dell'umana attività, che hanno apprezzato e sposato con entusiasmo la nostra iniziativa; abbiamo così dato vita ad una giuria competente, preparata ed eterogenea che rappresenta il valore aggiunto a quanto stiamo in questi giorni promuovendo con tutte le nostre forze.

Sì, perché il mondo della bicicletta, lungi dal poter essere categorizzato mediante parametri rigidi, è, anch'esso, variegato.
Probabilmente, nell'immaginario comune - ma le cose pian piano stanno evolvendo - ruote e pedali sono associati per lo più al ciclismo agonistico o semi-agonistico, mentre, nella realtà, c'è tutto un universo - anche qui - che si ramifica a partire dai raggi di una bicicletta, che non è soltanto quella 'da corsa'.

Esiste il ciclista urbano, che sfida il caos delle nostre città, animato dalla convinzione che una città migliore e più vivibile è possibile, oppure mosso dalle ristrettezze che oggi impongono le varie e cicliche crisi economiche; esiste il ciclista della domenica, che approfitta, solo o in compagnia di famiglia e amici, delle belle giornate per vivere in modo più 'lento' il proprio tempo libero; esiste il cicloescursionista, che affronta percorsi extraurbani ora in cerca di una natura incontaminata, ora di bellezze storiche o culturali da visitare ad un ritmo più calmo di quello cui ci abitua la quotidianità frenetica; esiste il temerario della mountain bike, appassionato più o meno capace di trial ed uscite estreme; esiste il salutista, che macina chilometri con un occhio sempre fisso al consumo di calorie e al battito cardiaco; esiste l'anziana signora, abituata da sempre a muoversi in bicicletta per le incombenze di tutti i giorni; esiste il cicloturista moderno, preparato e consapevole, informatissimo sui percorsi protetti e sui luoghi da raggiungere; esiste l'ecologista, convinto assertore della necessità di rottamare ogni mezzo motorizzato; esiste il ragazzino che sperimenta la sensazione di libertà inforcando la sua due ruote senza dover pensare a dove fermarsi a far carburante o a quanto lontano vorrà o potrà arrivare...basta tornare a casa per ora di cena! 
Esiste una quantità di tipologie di ciclista, ed ognuna è dilatata ulteriormente dall'infinità di tipi umani e di sensibilità che li abitano.

Esistono i ricordi, e le storie, vissute o raccontateci.
La bicicletta, densamente, esiste.
Basta pescare in questo suo mare fatto di un suggestivo miscuglio di libertà e necessità, di praticità e idealità, di purezza e di esperienza, per lasciarsi ispirare, e scrivere.
Bastano pochi versi, anche due, per fare, della bicicletta, poesia.
Bastano poche pagine per imprimere su carta impressioni ed emozioni di una storia che la veda come protagonista, anche se di pura invenzione, anche se ambientata nel futuro, quel domani in cui vivono le aspirazioni e le speranze.

Ecco: questo è IL BICICLETTERARIO. E lo stiamo costruendo insieme.



giovedì 24 dicembre 2015

"Bici tra le stelle": un racconto di Natale per i 'bicicletterari' da Fernando Da Re

Con l'occasione del Natale, Il Bicicletterario riceve in regalo da Fernando Da Re, veronese, appassionato cicloviaggiatore e scrittore quasi per destino, un breve racconto sulla bici, delicato, commovente senza essere mieloso: ci piace collocarlo nella tradizione del 'racconto di Natale', di illustri origini (pensiamo a A Christmas Carol, di Charles Dickens, ad esempio), spesso rinfocolata da importanti quotidiani d'oltreoceano. Ma non è nel nostro spirito tenere un regalo soltanto per noi, ragion per cui lo condividiamo con voi tutti, accompagnandolo con i nostri migliori auguri di buone feste...


Bici tra le stelle
Nel magazzino, dietro le reti di un vecchio letto accatastate al muro, impolverata e triste, una bicicletta giaceva chissà da quanto tempo. Korina, l'amò a prima vista. L'amore ti sorprende, ti afferra, non ne conosci le ragioni. Non riesci più a scacciarne il pensiero, ti tormenta con il desiderio di toccare, ti distende solo dopo averlo posseduto. Lavorava da poco e utilizzava quel magazzino per riporre i vasi inutilizzati e vuoti del vivaio. Spostò le reti e se la ritrovò davanti. Impolverata, sporca, ma viva, e la prese per mano. In Romania amava andare in bicicletta anche se pioveva.

"La pioggia è il mio canto,
Le gocce sul mio volto
Sono lacrime d'allegria.”


In Italia da poco, non aveva ancora avuto l'occasione di possederne una. “Se gliela chiedessi al padrone in regalo, me la negherebbe” pensò, e seguì il suo istinto. Fiore, cuore, amore. Rime regolari e consuete, rime baciate mai dimenticate. Lavorando, componeva e recitava versi di fiori, ai fiori.

"Tu mi dicesti un giorno
parole così belle
che i fiori per toccarci
ci vennero vicini”


Non ricordava l'autore, rimescolava parole e suoni, ma i versi erano sempre nel suo cuore: candidi aforismi di un tenero lavoro. Si era di nuovo innamorata, pensava di costruire l'altare al nuovo affetto: la bicicletta. La pulì, la portò di sopra. Arredò la vetrina con le stelle di natale e, in mostra tra i vasi fioriti di stelle, pose la bicicletta rinnovata. Driiin, drindrin, ogni bambino che visitava l’emporio, tra gnomi, folletti e babbo natale, sfiorava la bicicletta e suonava il suo campanello. I pastori nel presepio facevano eco con le zampogne.

“I fiori parlano al vento,
poi lanciano i colori
come fuochi d'artificio
per illuminare i cuori”


Driiin… drindrin... e il campanello suonava.


                                                                                                                                        Buon Natale a tutti.
                                                                                                                                        Fernando Da Re




Appassionato da sempre di bicicletta e fotografia, Fernando Da Re affida immagini e diari di viaggio a www.ciaobici.it e www.aforismidiviaggio.it. I suoi scritti, romantici e pungenti, vengono apprezzati da visitatori dei blog in tutto il mondo. Collabora con l'associazione Fiab di Verona e con AIIC Associazione Il Ciclo-viaggiatore. Ha pubblicato le fotografie per una guida turistica della città di Verona, dove vive.

Nel 2013, al ritorno dall’Armenia, la cascata di emozioni provate lo 'costringe' a raccontare il suo viaggio. Nasce Con l’Armenia nel cuore al quale farà seguito nel 2015 Georgia e Svaneti, gamarjoba e si scopre, suo malgrado, scrittore-viaggiatore. Con la poesia che pedala dentro un cuore innamorato della bicicletta accompagna i lettori lungo il percorso “con occhi curiosi da bambino e un cuore saggio”.

venerdì 18 dicembre 2015

Uno spot per Il Bicicletterario dal videomaker Dafni Scotese

Tutti o quasi avete potuto ammirare la foto realizzata in esclusiva per Il Bicicletterario da Luca De Siena, che ha messo a nostra disposizione il proprio talento per la realizzazione della locandina di questa seconda edizione.
Così come Luca ha conservato la linea volutamente 'vintage' dell'immagine coordinata scelta per la prima edizione - reinterpretandola in maniera dinamica col suo scatto in tecnica panning - ci è sembrato giusto dare continuità al suo concept, riprendendone il 'sapore' per realizzare uno spot video.
Si tratta di un lavoro fatto, per così dire, a ritroso: Luca ha realizzato la foto lo scorso ottobre, senza particolari indicazioni da parte della 'committenza', se non , appunto, la riproposizione dell'atmosfera retrò ed un qualche legame col territorio da cui Il Bicicletterario è nato. In completa autonomia, ha suggerito il nome della modella ed illustrato l'idea, che subito ci è piaciuta.
Le riprese per lo spot che qui andiamo a presentarvi sono invece avvenute sabato 5 dicembre. La modella in bicicletta non poteva che essere la stessa, Adelaide Alligalli, nella medesima mise sfoggiata sul set fotografico due mesi - e qualche grado di temperatura in più - prima.
Il nostro amico videomaker, Dafni Scotese, ha suggerito di proporre altri scorci dellla nostra costa, per riportare infine il tutto alla location in cui è stata scattata la foto di locandina, che è di fatto l'immagine de Il Bicicletterario 2016.
Sua anche la proposta per la voce narrante - bellissima - di Serena Ventrella, doppiatrice di professione e ora 'benefattrice' di questo Premio...
Di entrambi potrete scoprire di più dai cenni biografici che riportiamo in basso nella pagina.

A noi sembra che il risultato sia davvero invitante e suggestivo, e a voi? Guardate e valutate:






Dafni Scotese, originario del Comune di Minturno, dopo la maturità scientifica conseguita presso il Liceo L.B. Alberti di Scauri (LT), si trasferisce a Roma dove studia e si laurea in Scienze della Comunicazione. Contemporaneamente approfondisce lo studio della musica e della chitarra. Sin dal periodo universitario inizia a lavorare nell'ambito della produzione di contenuti video/audio come videomaker/regista/montatore e compositore di colonne sonore per teatro/tv/web/radio. Attualmente vive a Roma.

Serena Ventrella così si descrive sulla sua pagina di vimeo.com:

"Determinata, appassionata, umile, creativa. La noia mi è nemica. Ogni giorno faccio qualcosa in più per vincere, spesso perdo, ma posso perdere meglio. Lo so. Teatro, cinema, doppiaggio, non sono il mio lavoro, ma la mia ragione di vita."
Poche parole, ma chiare ed efficaci!


Le riprese sono state effettuate sul litorale di Scauri (LT), località costiera del Comune di Minturno, dove si svolgerà la premiazione de Il Bicicletterario, il 14 maggio 2016.

mercoledì 16 dicembre 2015

IL BICICLETTERARIO si è presentato, domenica 13 dicembre 2015: cronaca di un incontro.


Domenica scorsa, 13 dicembre 2015: nella sala dell'Albergo Ristorante Teatro Romano, a Marina di Minturno, si è tenuto l'incontro pubblico/conferenza stampa di presentazione de Il Bicicletterario - Parole in Bicicletta, II edizione.
Il Co.S.Mo.S. ci tiene a ringraziare il nutrito gruppo di persone intervenute, tra le quali i rappresentanti di numerose associazioni del nostro territorio che hanno accolto l'invito in pieno spirito collaborativo, come da propositi di Terranima - Laboratorio Interassociativo Cittadino, del cui sostegno gode il nostro premio letterario.

Alle ore 16.30 si è aperto l'apprezzato buffet offerto dall'organizzazione, a base di dolci artigianali, a seguire si è dato inizio all'incontro, condotto da Marianna Chianese in maniera simpatica e brillante.

Come prima cosa, la presentatrice ha illustrato gli intenti del Comitato organizzatore, per poi passare ad illustrare l'iniziativa nello specifico.
Di seguito, il saluto dell'amministrazione comunale portato dal portavoce Antonio Lepone, il quale oltre a fare le lodi dell'iniziativa, ha ricordato come, negli anni passati, il nostro territorio sia stato interessato da passaggi e tappe di varie edizioni del Giro D'Italia.
E' stata poi data lettura della biografia dei giurati, del loro presidente onorario, lo scrittore Emilio Rigatti, e della madrina del premio, la poeta Rossella Tempesta.

Gli interventi dei giurati presenti in sala si sono alternati a suggestivi brani eseguiti all'organetto da Gianfranco Onairda (Orchestra Bottoni), alle letture di poesie e brani di racconti presenti nell'antologia della I Edizione del premio, "Parole in bicicletta", data alle stampe per i tipi di Armando Caramanica Editore.

A leggere le opere, Franco D'Acunto, dell'Associazione Il Levante di Monte D'Argento, il quale ha fatto precedere alle letture commenti e considerazioni a tema. Sono state lette le opere di Roberto Piumini, Udo Corrado, Leone Antenone e Enzo Pizza.
Interessante l'intervento di Patrizia Cervone, uno degli elementi di continuità con la giuria dello scorso anno, che ha posto l'accento sulla dinamicità del tema, e della funzione della bicicletta come anello di collegamento tra passato e futuro, rilevando come molti dei racconti giunti in segreteria per la precedente edizione avessero riferimenti al periodo interessato dalla seconda guerra mondiale.
Cristina e Luisa Di Pastena, giurate 'in tandem' (sorelle nonché gemelle), hanno dato vita ad un gradevole scambio di battute con la presentatrice, mentre Giuseppe Mallozzi, co-fondatore di Visioni Corte Film Festival, ha portato il saluto della giurata Gisella Calabrese, impossibilitata a presenziare a causa di un momentaneo problema di salute.

E' intervenuta anche Marianeve Marrese, insegnante partecipante alla scorsa edizione con gli alunni della sua classe, ed è stato mostrato al pubblico il "Biciclibro" - libro impaginato in sagoma di bicicletta - contenente i loro elaborati, premiato con menzione speciale dalla giuria 2015. A lei è stata affidata la lettura di "Lauretta", poesia vincitrice nella sezione ragazzi per il 2015, di Nadia Nocella.

Colomba Letizia Pinto, giovanissima partecipante alla prima edizione, ha recitato magistralmente la sua poesia, "Pedalando", selezionata per la pubblicazione in antologia, mostrando una spiccata attitudine per l'espressione teatrale.

Nel finale, dopo la rievocazione del set fotografico da cui, lo scorso ottobre è nata la locandina del Premio, è stato presentato il video-spot ufficiale realizzato da Dafni Scotese per Il Bicicletterario, sviluppando a ritroso l'idea concepita e realizzata da Luca De Siena (Luca De Siena - Nature Photography) per la foto-immagine della II edizione, sulla quale, appunto, è stata costruita la locandina del Premio. Interamente girato sulla costa Scaurese, ai presenti è parso rappresentare anche un elegante tributo alle bellezze naturali del territorio.
Nello spot compare la medesima modella della foto, Adelaide Alligalli, mentre la voce narrante è affidata a Serena Ventrella, attrice e doppiatrice di professione; ad accompagnare parole ed immagini, la musica del sassofonista e compositore partenopeo Daniele Sepe.

Prima dei saluti e dei doverosi ringraziamenti conclusivi, Marianna Chianese ha dato lettura del saluto in forma di breve racconto inviato a Il Bicicletterario dalla affermata scrittrice genovese Barbara Fiorio: con la sua raffinata semplicità narrativa e la chiusura proposta con elegante humor, ha suscitato applausi e sorrisi in tutta la platea.

L'appuntamento è ora per il lancio in rete - in questi giorni - del video-spot de Il Bicicletterario, che il Co.S.Mo.S. si augura verrà apprezzato dal pubblico proprio come tantissimi consensi ha ricevuto l'immagine di locandina.
(reportage fotografico di Pasquale Careddu)

venerdì 4 dicembre 2015

IL BICICLETTERARIO si presenta: conferenza stampa e incontro pubblico, domenica 13 dicembre al Teatro Romano

Il CO.S.MO.S. - Comitato Spontaneo Mobilità Sostenibile annuncia l'incontro pubblico/conferenza stampa di presentazione del Premio Letterario nazionale dedicato alla bicicletta e al suo mondo, Il Bicicletterario - Parole in Bicicletta.

L'evento, aperto a tutti con ingresso gratuito, si svolgerà presso l' Albergo Ristorante Teatro Romano, in Via Appia 1941 a Marina di Minturno (LT), ed avrà inizio alle 16.30 di domenica 13 Dicembre 2015.

In apertura, ai convenuti sarà offerto un piccolo buffet a base di dolci. Di seguito, la presentazione vera e propria, condotta da Marianna Chianese, la quale introdurrà i vari ospiti, tra i quali alcuni dei giurati della II edizione. Il bando 2016 è stato aperto ufficialmente lo scorso 4 novembre, ottenendo già una ampia diffusione in tutta Italia.

La voce di Franco D'Acunto darà lettura di una selezione di opere presenti nell'antologia della prima edizione, "Parole in Bicicletta", edita da Armando Caramanica Editore, e verranno eseguiti intermezzi musicali all'organetto, suonato da Gianfranco Onairda dell' Orchestra Bottoni.
 
In sala saranno disponibili copie del bando per chi volesse consultarlo o ritirarlo.

Il Co.S.Mo.S. invita le autorità locali, i rappresentanti delle associazioni, insegnanti, studenti, amanti della cultura e della bicicletta, poeti e scrittori in erba o acclamati ed i cittadini tutti, senza distinzione di età, ad intervenire alla cerimonia: sarà graditissima la presenza di tutti.

L'ingresso è gratuito.


Vale come invito per rappresentanti degli organi di informazione.

mercoledì 4 novembre 2015

IL BICICLETTERARIO apre il bando 2016: si parte con la II edizione di 'Parole in Bicicletta'

IL BICICLETTERARIO - Parole in bicicletta

II edizione, Minturno-Scauri (LT) - 2016

Il Co.S.Mo.S. è lieto di annunciare ufficialmente - con la pubblicazione del Bando 2016 - l'apertura della seconda edizione de IL BICICLETTERARIO - PAROLE IN BICICLETTA, premio nazionale di poesia e narrativa dedicato alla bicicletta e al suo mondo.


Ad un anno quasi esatto dal lancio della prima edizione, riproponiamo l'invito a cimentarsi nella composizione di versi o racconti brevi che traggano ispirazione dal variegato universo della bici.

"Da mezzo ecologico ad autentica passione. La bicicletta diventa sempre qualcosa 'di più' e lo sperimentiamo ogni giorno. Quante storie sono nate in bicicletta, quante se ne scrivono ogni giorno? Scrittura e pedalate, parole in bicicletta: è nato così" questo premio letterario, per dirla con Guido Rubino. Forse insolito, certamente nuovo, ci auguriamo stimolante, come ci fa supporre la diffusa partecipazione che lo ha onorato nella passata edizione.

Si tratta del tentativo di coniugare l'ecosostenibilità di un mezzo di trasporto nato "perfettamente perfetto" - come ci ricorda una giovanissima partecipante - e la voglia di scrivere, e di leggere. Di focalizzare l'attenzione sulla possibilità di un mondo a misura d'uomo utilizzando un mezzo d'espressione artistica che, forse pių di ogni altro, evoca il viaggio.

IL BICICLETTERARIO è il premio letterario per opere inedite che abbiano come tema la bicicletta: unico, in questo, a quanto ci risulta. E' stato ideato dal Co.S.Mo.S. - Comitato Spontaneo Mobilità Sostenibile, partendo da un piccolo centro del sud-Lazio, Minturno (LT), e da lì ha raggiunto tutta l'Italia, superando anche i confini nazionali, segno forse della crescente sensibilità verso temi, quali la sostenibilità, di cui la bicicletta incarna l'aspetto più popolare e per questo 'democratico'.
Ma ancora non basta: molte le persone ancora da raggiungere, da sensibilizzare, in questa Italia dalle mille contraddizioni, ed è proprio questo lo scopo de IL BICICLETTERARIO. Attraverso l'espressione letteraria, si vuole parlare di bicicletta, delle sue molteplici declinazioni, dei sentimenti che suscita, dei ricordi che evoca, del futuro che può aiutarci a costruire; con le PAROLE IN BICICLETTA si intende premiare bambini, ragazzi e adulti (siano essi scrittori acclamati o poeti e narratori in erba) che abbiano qualcosa da raccontare in proposito. La partecipazione è quindi aperta a tutti, e assolutamente gratuita.

La giuria che selezionerà le opere più meritevoli è prestigiosa e qualificata, di composizione eterogenea, per assicurare la maggiore obiettività possibile nella valutazione.
Ve la presentiamo:

Presidente onorario:
Emilio Rigatti (scrittore, insegnante, cicloviaggiatore)

membri: Alfonso Artone (scrittore), Gisella Calabrese (Direttore Artistico Visioni Corte Film Festival), Massimo Gerardo Carrese (fantasiologo), Patrizia Cervone (Premio Dragut), Cristina Di Pastena (Co.S.Mo.S.), Luisa Di Pastena (archeologa), Francesca Fornario (scrittrice, giornalista, conduttrice Radiodue RAI), Carlo Laurenti (cineasta, saggista, sinologo), Guido Rubino (scrittore di biciclette),  Luca Simeone (Direttore Napoli Bike Festival), Irene Sparagna (Edizioni Stravagario), Vincenzo Sparagna (Direttore Frigidaire), Elena Stramentinoli (giornalista, inviata Presa Diretta RAI 3).

La sola raccomandazione è di leggere attentamente il regolamento contenuto nel bando prima dell’invio della propria opera (una sola, per una sola sezione), che dovrà avvenire comunque non oltre la mezzanotte del 28 febbraio 2016.

Lasciatevi dunque ispirare dai ricordi, magari della prima volta in bici, oppure immaginate un mondo in cui tutti vadano in bicicletta, in un futuro prossimo, magnifico, di completa fantasia. Oppure ancora dipingete in versi le vostre sensazioni a pedali.

Vi aspettiamo, pedalando e scrivendo: ci incontreremo presto.


per invio opere e richiesta informazioni:
Segreteria de IL BICICLETTERARIO: bicicletterario@gmail.com

scarica il bando in formato pdf


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