Con l'occasione del Natale, Il Bicicletterario riceve in regalo da Fernando Da Re, veronese, appassionato cicloviaggiatore e scrittore quasi per destino, un breve racconto sulla bici, delicato, commovente senza essere mieloso: ci piace collocarlo nella tradizione del 'racconto di Natale', di illustri origini (pensiamo a A Christmas Carol, di Charles Dickens, ad esempio), spesso rinfocolata da importanti quotidiani d'oltreoceano. Ma non è nel nostro spirito tenere un regalo soltanto per noi, ragion per cui lo condividiamo con voi tutti, accompagnandolo con i nostri migliori auguri di buone feste...
Bici tra le stelle
Nel magazzino, dietro le reti di un vecchio letto accatastate al muro, impolverata e triste, una bicicletta giaceva chissà da quanto tempo. Korina, l'amò a prima vista. L'amore ti sorprende, ti afferra, non ne conosci le ragioni. Non riesci più a scacciarne il pensiero, ti tormenta con il desiderio di toccare, ti distende solo dopo averlo posseduto. Lavorava da poco e utilizzava quel magazzino per riporre i vasi inutilizzati e vuoti del vivaio. Spostò le reti e se la ritrovò davanti. Impolverata, sporca, ma viva, e la prese per mano. In Romania amava andare in bicicletta anche se pioveva.
"La pioggia è il mio canto,
Le gocce sul mio volto
Sono lacrime d'allegria.”
In Italia da poco, non aveva ancora avuto l'occasione di possederne una. “Se gliela chiedessi al padrone in regalo, me la negherebbe” pensò, e seguì il suo istinto. Fiore, cuore, amore. Rime regolari e consuete, rime baciate mai dimenticate. Lavorando, componeva e recitava versi di fiori, ai fiori.
"Tu mi dicesti un giorno
parole così belle
che i fiori per toccarci
ci vennero vicini”
Non ricordava l'autore, rimescolava parole e suoni, ma i versi erano sempre nel suo cuore: candidi aforismi di un tenero lavoro. Si era di nuovo innamorata, pensava di costruire l'altare al nuovo affetto: la bicicletta. La pulì, la portò di sopra. Arredò la vetrina con le stelle di natale e, in mostra tra i vasi fioriti di stelle, pose la bicicletta rinnovata. Driiin, drindrin, ogni bambino che visitava l’emporio, tra gnomi, folletti e babbo natale, sfiorava la bicicletta e suonava il suo campanello. I pastori nel presepio facevano eco con le zampogne.
“I fiori parlano al vento,
poi lanciano i colori
come fuochi d'artificio
per illuminare i cuori”
Driiin… drindrin... e il campanello suonava.
Buon Natale a tutti.
Fernando Da Re
Appassionato da sempre di bicicletta e fotografia, Fernando Da Re affida immagini e diari di viaggio a www.ciaobici.it e www.aforismidiviaggio.it. I suoi scritti, romantici e pungenti, vengono apprezzati da visitatori dei blog in tutto il mondo. Collabora con l'associazione Fiab di Verona e con AIIC Associazione Il Ciclo-viaggiatore. Ha pubblicato le fotografie per una guida turistica della città di Verona, dove vive.
Nel 2013, al ritorno dall’Armenia, la cascata di emozioni provate lo 'costringe' a raccontare il suo viaggio. Nasce Con l’Armenia nel cuore al quale farà seguito nel 2015 Georgia e Svaneti, gamarjoba e si scopre, suo malgrado, scrittore-viaggiatore. Con la poesia che pedala dentro un cuore innamorato della bicicletta accompagna i lettori lungo il percorso “con occhi curiosi da bambino e un cuore saggio”.
Grazie ragazzi.Non spetta certo a me lodare questa iniziativa natalizia che rende più vicini gli uni agli altri non solo quanti come noi che amano la due ruote, ma anche molti che nel Natale vedono altre possibilità di Amore.
RispondiEliminaAvete fatto un post bellissimo e attraverso questo messaggio vorrei augurare a tutti i vostri lettori un sereno Natale e un 2016 di Pace.
Grazie a te per il tuo dono e per il supporto, ti auguriamo un bellissimo 2016: che ogni giorno sia una bella storia da raccontare!
Elimina