Pemio Nazionale di Poesia e Narrativa dedicato alla Bicicletta e al suo mondo

Mara Mosole, campionessa di bici e sorrisi, per Il Bicicletterario

Sorridente, simpaticissima, disponibile, coinvolgente: con il suo inconfondibile accento veneto, Mara Mosole,  ex campionessa di ciclismo femminile, ci ha inviato il suo video-saluto per i cicloscrittori, invitandoli a partecipare a IL BICICLETTERARIO, e ci parla un po' di sé, con la sua genuina semplicità e la sincerità del suo contagioso entusiasmo.

"Sono sempre stata una sportiva, ho praticato la corsa a piedi, il nuoto, lo sci, il pattinaggio, ma da quando a dieci anni, per divertimento ho provato a pedalare - sono andata subito forte, battendo anche i maschietti! -, è rimasta solo lei: la bicicletta. Sono nata in una famiglia di ciclisti, quindi direi che potrei essere considerata 'figlia d'arte', eppure, all'inizio, non volevano farmi correre...
Per partecipare alla prima corsa della mia vita, ho sfruttato il tesserino di un mio cugino coetaneo, che aveva la febbre! E' stato allora che hanno notato le mie capacità e finalmente è iniziata la mia carriera ciclistica. Nonostante siano ormai trascorsi 24 anni da allora, ricordo ancora perfettamente a memoria il numero del mio tesserino: 107042T. Avevo una gran voglia di vincere e quindi ci riuscivo e, siccome le donne che gareggiavano erano poche, consideravo le mie vittorie assolute perché in realtà battevo anche i maschi - e quanti ne ho visto piangere per la sconfitta!
Finite le scuole, ho iniziato a lavorare, ma ho continuato a gareggiare,  e così la passione per la bicicletta è diventata anche la mia professione, fino all’età di 23 anni.  Ho vinto una cinquantina di gare tra strada e pista, sono stata campionessa Italiana, mi sono aggiudicata diversi titoli Veneti e ho disputato quattro Mondiali: Barcellona, Bassano del Grappa, Colorado Spring, Villach.
Ho girato il mondo, conoscendo le bellezze di tanti luoghi diversi e le loro specifiche culture, allargando le mie amicizie e tutto questo soprattutto grazie alla mia passione per la bicicletta. Anche ora che ho superato il traguardo del mezzo secolo e sono ormai una ex professionista, continuo a pedalare, partecipando alle meravigliose ciclostoriche sparse per l'Italia, raduni non competitivi in cui davvero si diventa tutti amici.
Sono Presidente di una squadra Ciclistica per bambini dai 7 ai 14 anni, che attualmente conta 45 tesserati, e organizzo personalmente anche eventi sportivi. Nel 2013 ho partecipato ad una gara di Triathlon con una ragazza ipovedente di Napoli, Luigia Vivenzio: un'esperienza bellissima...
Mio figlio Mattia, che ora ha 27 anni, ha corso anche lui in bicicletta, per 16 anni, mi dice sempre 'Mamma, le donne sono complicate, ma se fossero tutte come te, saremmo tutti più allegri, perché con te ci si diverte!'. Sarà perché il mio motto è 'Una giornata senza sorriso è una giornata persa'?
Non mi reputo molto brava con le parole, ma vivo di pane e bici e quando ho conosciuto Il Bicicletterario ho pensato che è bello che esista un Premio Letterario in cui tutti possano condividere storie ed emozioni legate alla bicicletta, quindi vi invito a scrivere di Lei, con la voglia di inseguire un obiettivo, la consapevolezza di non essere soli e - soprattutto - che, in fondo al 'gruppo', là dietro, ad indossare la 'maglia nera'' ci sono io…

Un sorridente saluto e un abbraccio a tutti gli amici 'bicicletterari': a presto!"
 
 

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