Pemio Nazionale di Poesia e Narrativa dedicato alla Bicicletta e al suo mondo

Una sognatrice a pedali: Lisa Bartali, nipote del grande 'Ginettaccio', per Il Bicicletterario

"La bici fu per me, prima di ogni altra cosa, necessità", leggiamo su Biciclettami, il blog di Lisa Bartali, nipote diretta del grande Gino Bartali, anche affettuosamente chiamato da molti - come uno di famiglia - 'Ginettaccio'. Contattò la Segreteria de Il Bicicletterario a ridosso delle premiazioni per la terza edizione, e nacque il proposito congiunto di percorrere un tratto di strada insieme. Poi l'abbiamo incontrata di persona, in occasione della 'Chianina', la ciclostorica che si tiene ogni anno, a giugno, a Marciano della Chiana: simpatica, garbata e sorridente, ci ha rinnovato in Val di Chiana l'intenzione espressa in precedenza, con nostro grande piacere.
Pochi possono vantare, come lei, l'orgoglio di aver mosso le prime pedalate sotto la guida e l'occhio attento di un grande campione, e ci si chiede che effetto faccia portare il nome - e non solo quello - di un vero e proprio mito, di un eroe del ciclismo, di un 'Giusto tra le Nazioni' che tante vite salvò, negli anni tragici della Seconda Guerra Mondiale, proprio aiutandosi con una bicicletta.
Alla risposta potremmo avvicinarci 'sfogliando' le pagine del suo blog, il cui titolo è già un bel programma. Vi troviamo il 'Family's portrait', ritratto di una famiglia la cui più suggestiva eredità sta nell'amore per la bicicletta; poi una sorta di reportage di viaggio, 'Due ruote e un diario', in cui Lisa annota e condivide le emozioni e le bellezze di cui fa esperienza girovagando in bici, tra escursioni, manifestazioni e iniziative dedicate alla mobilità sostenibile o a Ginettaccio, semplici passeggiate in sella. Addirittura ci imbattiamo in 'My sketchbook', dove ci mostra suoi disegni e composizioni grafiche. E, infine, 'Poesia pedalando', dedicata ai suoi personali versi ispirati dalla bicicletta: il trait d'union più palese con Il Bicicletterario.
A voi, dunque, il suo saluto, quasi ...necessario!


Uno dei ricordi della mia infanzia a cui sono più legata è quello di mio nonno Gino, mentre mi insegna ad andare in bicicletta. Avevo all'incirca sette anni. Abitualmente ci recavamo al parco davanti a casa. Sentivo il suo sguardo accompagnare i miei movimenti e, da lontano, la sua voce roca gridare: “Il piede sul pedale va messo di punta, non di tacco!”
Nonostante la grande passione per la bicicletta che si respirava a casa, circondati da libri sul ciclismo, bici e svariati trofei, il nonno non ha mai stimolato noi nipoti, né ancor prima i figli, nell'intraprendere la carriera professionistica nel ciclismo.

Io subii il fascino della bici in modo del tutto spontaneo, iniziando ad utilizzarla d'estate da adolescente, e poi per esigenze lavorative dovendo raggiungere il centro città.

La bicicletta oggi fa parte del mio quotidiano. E' un mezzo che mi regala serenità, indipendenza e mi aiuta ad allontanare i pensieri pesanti, quelli difficili da smaltire. Ne promuovo l'utilizzo soprattutto in ambito urbano. Sono una sognatrice, e non mi arrendo all'idea di vedere le nostre città migliorate in favore di una mobilità ecosostenibile.

Mi piace condividere con gli altri il mio modo di “vivere la bici”, e avendo come altra grande passione la scrittura, mi sento molto vicina alle iniziative de Il Bicicletterario. Quando vado in bicicletta, nel mio zaino porto sempre un taccuino. Mentre pedalo, io osservo. A volte sento la necessità di fissare nel tempo, come l'immagine per il fotografo, alcune parole. E così mi fermo, ad annotare sensazioni, profumi, suoni.
La bici permette di muoversi in libertà; viaggiare è necessario tanto quanto avere la libertà di fermarsi. Magari per scrivere 'parole in bicicletta'.









 www.biciclettami.it, il blog di Lisa Bartali: ciclismo urbano e diario di escursioni tra arte, eventi, poesia e racconti.













IL BICICLETTERARIO - IV EDIZIONE


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