Sul sito Ciaobici.it troviamo una pagina intitolata 'La bici che sorride': ecco cosa c'è scritto, è il miglior modo per raccontare lo spirito di questo portale che racconta di bicicletta e di strade percorse pedalando, di scoperte e anche riscoperte, racconta della libertà così vicina al volo che soltanto la bici può regalare:
Ho scelto un cartello sulla mia bici che dice: la bicicletta è libertà. Le alternative, “motore ecologico”, “aiuta la città”, “non inquina” mi convincevano molto meno. Mai avrei pensato di mettere lo slogan di una bicicletta in correlazione con il buonumore e il sorriso, (doti in verità a me molto rimproverate). Lessi che R. Claire sostiene che "il sorriso è il vero segno della libertà". Vale fare il salto di qualità: il tempo matura l'acerbo e il musone. “Il sorriso come la strada non si compra, è indocile non servo”. Così mi sono detto “libero sulla strada, libero di sorridere”. “E' comico l'individuo che segua automaticamente il suo cammino, senza darsi pensiero di prendere contatto con gli altri. Il riso è là per correggere la sua distrazione o per svegliarlo dal suo sonno” (H. Bergson). Concludo perché mi sembra di pedalare su un terreno troppo serio, ma tanto vale farlo, per l'ultima volta. Queste pagine saranno per quanti amanti della bicicletta e non, vorranno trovare un motivo per sfidare “un difetto o una deformità che non cagiona né dolore né danno”. E se l'ha detto Aristotele a proposito del sorriso, non dobbiamo riderci sopra.
Ed ecco allora il Premio Speciale Ciaobici.it, per il secondo anno consecutivo, dedicato, appunto, ai racconti di cicloviaggio e di cicloescursioni, motivo in più per partecipare a Il Bicicletterario - V Edizione. Sul nuovo Bando leggiamo, a tal proposito (punto 21, lettera B):
"In collaborazione con la redazione del sito www.ciaobici.it, è istituito il Premio Speciale ‘Ciaobici-cicloturismo e dintorni’, cui potranno concorrere tutte le opere giunte per Il Bicicletterario - V Edizione che abbiano come tema principale il racconto di viaggio, ferma restando l’attinenza al tema di base, la ‘bicicletta’. I viaggi narrati o cui si fa riferimento devono quindi riguardare spostamenti in bicicletta o mezzo affine, non essere assolutamente relativi a viaggi di altro tipo e, anche se non citati apertamente, devono essere facilmente identificabili nel testo il luogo/l’itinerario/l’area geografica oggetto del ciclo-viaggio, pena l’esclusione. Trattandosi di racconto/diario di viaggio, le opere ammesse dovranno pertanto riguardare cicloviaggi o cicloescursioni realmente effettuati e non di mera fantasia. Le opere pervenute che rispettino tali parametri, oltre ad entrare nella valutazione generale della Giuria de Il Bicicletterario e quindi avere eventuale accesso ai Premi Istituzionali, verranno altresì valutate dalla redazione di Ciaobici.it, la quale, a proprio insindacabile e inappellabile giudizio, decreterà la più meritevole per l’assegnazione del Premio Speciale in oggetto (...)".
Bicicletta, libertà, strade, viaggi, sorrisi: gli ingredienti ci sono tutti per una fantastica ispirazione...
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