
E' conosciuto, tra le altre cose, per aver compiuto, nel 2001, un lungo viaggio in bici partendo da Trieste, attraverso i Balcani, per giungere ad Istanbul, in compagnia del giornalista e scrittore Paolo Rumiz e del vignettista Francesco Tullio Altan, sorta di pellegrinaggio a pedali raccontato poi nel libro Tre uomini in bicicletta (Feltrinelli, 2002, Premio Albatros per la letteratura di viaggio nel 2002).
Nella sua pubblicazione Minima Pedalia. Viaggi quotidiani in bicicletta e manuale di diserzione automobilistica (Ediciclo, 2004) ci racconta dei piaceri dell'uso quotidiano della bici, e della filosofia ad esso sottesa, raggiungendo lo status di autore cult di riferimento per il ciclismo urbano e la mobilità sostenibile. Storie di pedalate quotidiane lungo il percorso di disintossicazione definitiva dall'automobile, per elevare infine la bicicletta a unico mezzo di locomozione - salvo rarissime eccezioni.

Con Italia fuorirotta. Viaggio a pedali lungo la Penisola del tesoro (Ediciclo, 2006), si torna nel Bel Paese e la lettura ci regala l'affresco di una penisola viva e meravigliosa ricca di tesori tutti da scoprire, lungo itinerari volutamente lontani dalle grandi città d'arte.
Tra i vari titoli a sua firma, vogliamo fare un cenno particolare a proposito di "Se la scuola avesse le ruote", affidandoci alle parole dell'editore (Ediciclo, 2010):


Rigatti mette le ruote alla scuola, pedala con i suoi alunni tra chiese e musei, parchi e aperta campagna, piccoli villaggi e strade bianche, a caccia di arte, storia e geografia, ma anche di divertimento e piccole disavventure. Insegna ai ragazzi la vita, assaporata lentamente, e a muoversi nel mondo anche senza il navigatore. La sua è una ricetta contro la modernizzazione imperante della scuola che vira verso l’appiattimento e l’omologazione, una pacifica resistenza a pedali, lenta ma continua. Regala consigli e aneddoti gustosi e alla fine del libro propone un vero manuale per provare a ripetere le sue esperienze di professore a pedali."
L'ultima fatica editoriale di Emilio Rigatti è "Ichnusa - Guarire di Sardegna nell'isola di pietra" (Ediciclo, 2017), resoconto del suo cicloviaggio in quest'isola dalle mille ricchezze e particolarità, ben più di un semplice diario: è la riscoperta di una 'condizione', quella di 'straniero', nell'accezione più bella del termine, nel suo significato più profondo e aperto, costruttivo, umano. L'autore ed Ediciclo hanno acconsentito alla pubblicazione delle sue pagine introduttive su 'La Penna e la Bici', raccolta antologica della terza edizione de Il Bicicletterario, con nostro immenso piacere.
Un libro da vivere per l'intensità dello sguardo e di quanto esso coglie, e non soltanto per chi ama la bicicletta. Ma non è un caso che sia proprio questo il mezzo che ha disegnato gli itinerari sulla terra dura di Sardegna. Leggere per credere...
Qui, una sua intervista per RSI, la radiotelevisione svizzera.
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